Il primo insediamento britannico in Nordamerica fu stabilito nel 1607 e chiamato Jamestown dal nome del re Giacomo I. La piccola colonia produttrice di tabacco sorse sulla East Coast, nella regione che sarebbe in seguito diventata lo stato della Virginia. Una delle controversie costanti si incentrò sul problema se si dovesse o no espandere la colonia...
Fra i massimi fautori dell'espansione c'era Nathaniel Bacon, che nel 1676 si ribellò al governatore Berkeley e organizzò una spedizione contro i nativi indiani. Berkeley, temendo una guerra su vasta scala, inviò i soldati a soffocarne la ribellione. I soldati, pronti a muovere contro gli insorti, si accamparono in prossimità dei ribelli e cucinarono uno stufato , che insaporirono con una pianta che cresceva lì intorno. Qualche minuto dopo ogni pensiero di combattere era svanito. I soldati cominciarono a correre tutto intorno ridendo e gridando. Quel delirio continuò per undici giorni. L'esercito del governatore era stato sconfitto, non dagli uomini di Bakon, ma da un'umile pianta nota da allora in America, e più in generale nel mondo anglofono, come la Jamestown weed (l'erba di Jamestown), o nella corruzione moderna del nome, la Jimson weed. Lo stramonio contiene i composti naturali atropina (Atropo era una delle tre Moire la dea greca che stabiliva per quanto tempo una persona dovesse vivere. Quando nasceva un bambino, le sue due sorelle, Cloto e Lachesi, filavano e misuravano il filo della vita, e Atropo lo tagliava) e scopolammina, che possono interferire con l'attività del sistema nervoso, producendo allucinazioni.
(da Il genio della bottiglia, di Joe Schwarcz - Longanesi editore)
Sempre più spesso incrociamo nella vita quotidiana le piante officinali e sempre più frequentemente scopriamo che esse nascondono nel loro “cuore” dei principi attivi essenziali. In una nuova e auspicabile concezione di gestione agricola delle essenze officinali, risorsa tuttora sottovalutata, il giusto connubio tra tecnica colturale e ambiente potrebbe dare al prodotto erboristico elementi di univocità, esclusività, redditività e quindi di valore aggiunto importante per i coltivatori.
Nicola Aiello, Pietro Fusani, Fabrizio Scartezzini, Luca Costantino
Le foglie di salvia sono utilizzate in ambito culinario ed erboristico e da esse si ottiene un olio essenziale con proprietà aromatiche e antisettiche, impiegato nelle industrie alimentari, liquoristiche, dolciarie e cosmetiche. Il suo contenuto in piante spontanee di una varietà croata e le caratteristiche chimico-fisiche sono oggetto di questo ricerca svolta presso il CRA-MPF di Trento.
Natural 1
Queste piante che da sempre hanno avuto un utilizzo in etnobotanica dimostrano quindi attraverso gli studi scientifici di meritare la fama che le segue da generazioni e quindi di venire inserite nelle piante di comune utilizzo erboristico e medicamentoso in genere...