Editoriale – dicembre 2020

Alla fine del secolo scorso l’isola di Samos, in Grecia, era un luogo dove approdavano solo i turisti. Da turista, durante un giro dell’isola in auto, mi trovai a percorrere un tratto di strada in una foresta che pochi giorni prima era stata devastata da un incendio. I resti degli alberi bruciati, la terra annerita dal calore e dalla cenere trasmettevano una sensazione di profonda tristezza e impotenza. Sensazione simile a quella che ho provato in Trentino un mesetto fa, mentre attraversavo i boschi distrutti dalla tempesta Vaia, che tra il 26 e il 30 ottobre 2018 si è abbattuta sul nord-est dell’Italia e si stima che abbia abbattuto circa 14 milioni di alberi nel Triveneto, in particolare nelle foreste delle Dolomiti.

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