Editoriale – maggio 2020

Distanze che si accorciano, con un click sui nostri dispositivi elettronici, comodamente seduti alla scrivania o in poltrona, possiamo vedere luoghi di ogni angolo del pianeta, visitare virtualmente un museo o un monumento, assistere a un concerto live.
Distanze incolmabili, come quella dell’abbraccio di una persona cara, che non può essere sostituito, quando è possibile, dal vederne il viso in uno schermo.
Distanze che, grazie alla tecnologia saranno ‘controllate’ con il tracciamento non solo degli spostamenti, ma anche dei contatti: si concretizzerà la nuova era del pedinamento digitale?
Distanza dal luogo di lavoro, con modalità differenti: per chi ha la possibilità di svolgerlo a casa si attua la modalità definita ‘agile’, per gli altri l’attesa della ‘riapertura’. Una nuova prospettiva, con meno spostamenti, meno traffico e aria che respiriamo più pulita?

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