Editoriale Natural 1 – giugno 2015

Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata. (Albert Einstein)
In questa lettera scritta il 3 gennaio del 1954 al filosofo Erik Gutkind, il grande scienziato e premio Nobel per la fisica, esprimeva il suo punto di vista sulla
creazione, manifestando un profondo conflitto tra religione e scienza.
Chi di noi non si è trovato a sognare, a immaginare tutti gli scenari possibili alla ricerca di spiegazioni infilandosi nei meandri della filosofia della natura, conosciuta in latino come philosophia naturalis, inseguendo risposte a tanti interrogativi e magari ergendosi a depositario di una verità assoluta?
La natura ha messo a nostra disposizione le piante, con il loro contenuto di preziose sostanze dalle variegate attività biologiche, e l’uomo, anche attraverso l’effetto che queste avevano sugli animali, ne ha scoperto l’innegabile valore salutistico.
Si narra che nella grotta di Feldhofer, nella valle di Neander in Germania, insieme ai resti dell’uomo neanderthaliano, furono rinvenuti pollini di achillea, centaurea e altea, piante officinali ben conosciute nella tradizione erboristica.

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