È facile non pensare al fatto che tutta la conoscenza odierna sia in realtà solo il risultato di un processo ancora in via di sviluppo. Parliamo della scienza medica, o meglio, (prima ancora di essere chiamata Medicina) più anticamente “l’arte del guarire” che dall’inizio della civiltà è stata sempre una priorità per l’Uomo.
Asclepio, figlio di Apollo, era considerato nella mitologia greca il dio supremo della Medicina e a lui furono dedicati numerosi templi in tutta la Grecia. Nel IV secolo a.C. Ippocrate seguì le orme del padre (anch’egli medico) venendo in seguito riconosciuto come Padre della Medicina. Come si legge ne “Il Taccuino della Sanità” di Ernesto Riva, Ippocrate aveva intravisto la capacità intrinseca dell’organismo di difendersi dalle malattie e così introdusse il concetto di “Physis vitale”, ovvero quella nostra tendenza alla salute e all’integrità dell’organismo, che ogni singolo malato dovrebbe possedere per contrastare il decorso della malattia.