Massimo Maffei
Il cranberry, piccolo frutto di origine americana, presenta un profilo fitochimico differente da quello del parente europeo Vaccinium vitis-idea, essendo caratterizzato da un alto contenuto di proantocianidine, sostanze in grado di bloccare l’adesione dei batteri alle cellule, impedendone così l’ingresso e il progredire dell’infezione. Questa proprietà, caratteristica peculiare del cranberry, si rivela un’ottima strategia anche nei confronti dei virus, in particolare l’Herpes simplex e quelli dell’influenza.
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